martedì 19 ottobre 2010

Lingua dei segni: l' Italia aspetta il riconoscimento. La Bolivia lo ha già ottenuto dell'On. Antonio de Poli (UdC)

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
in Italia, incomprensibilmente ed a differenza di molti Paesi (per ultimo si ricorda la Bolivia, il quale, nel novembre del 2009, con decreto governativo ha imposto ai canali di televisione la traduzione obbligatoria nella lingua dei segni e previsto anche l'inserimento della lingua dei segni nel sistema educativo) non esiste un riconoscimento ufficiale della lingua dei segni, nonostante negli anni siano state presentate tante proposte di legge da Governo, maggioranza e opposizione;
con la legge 3 marzo 2009, n. 18, è stata ratificata la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il cui articolo 21 rubricato «libertà di espressione e opinione e accesso all'informazione» afferma testualmente quanto segue: «Gli Stati Parti adottano tutte le misure adeguate a garantire che le persone con disabilità possano esercitare il diritto alla libertà di espressione e di opinione, ivi compresa la libertà di richiedere, ricevere e comunicare informazioni e idee su base di uguaglianza con gli altri e attraverso ogni mezzo di comunicazione di loro scelta ...[omissis]... provvedendo in particolare a: ...[omissis]... lettera e) riconoscere e promuovere l'uso della lingua dei segni»;
è stata indetta una mobilitazione nazionale per il prossimo 14 ottobre 2010 in tutta Italia con presidi dell'Ente nazionale sordi che saranno effettuati, tra l'altro, davanti alle locali prefetture;
da tempo ormai è in atto un dibattito, anche in sede parlamentare, sull'esigenza di un formale riconoscimento della lingua dei segni italiana che rappresenterebbe altresì un segno di rispetto per i diritti umani linguistici delle persone sorde, spesso relegate, loro malgrado, ai margini della società civile -:
se i Ministri interrogati non intendano sostenere ogni iniziativa volta a promuovere la lingua dei segni, lingua che rappresenta un fondamentale diritto individuale ed assoluto per i sordi nel rispetto dell'uguaglianza e della solidarietà sociale.

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