mercoledì 10 novembre 2010

Comunicato finale del CdM n. 113. Due ore di riunione incentrate sul tema della sicurezza pubblica

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 10,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi, Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge, su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del Ministro dell’interno, Roberto Maroni, che contiene diverse disposizioni in materia di sicurezza pubblica. Al fine di proseguire nel percorso avviato nel primo Consiglio dei Ministri, svolto a Napoli il 23 maggio 2008, e di rafforzare ulteriormente il sistema complessivo della sicurezza pubblica, il Governo ha varato, tra le altre, le seguenti misure: - reintrodotto l’istituto del cosiddetto arresto in flagranza differita, che consente l’arresto, entro 48 ore dagli eventi, di chi commette reati nel corso di manifestazioni sportive, sulla scorta di riprese video; - ampliati i compiti e rafforzata la tutela penale degli incaricati del controllo negli stadi; - potenziata l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; - rafforzata l’attività delle Forze di polizia all’estero e lo scambio di informazioni attraverso l’istituzione del Comitato per la programmazione strategica per la cooperazione internazionale di polizia (COPSCIP); - affinate le norme introdotte con il Piano straordinario antimafia mediante disposizioni interpretative ed attuative; - rafforzata l’azione dei sindaci, previa intesa con il prefetto, per assicurare il concorso delle Forze di polizia all’attuazione delle ordinanze in materia di sicurezza urbana; - consentita la confisca delle cose utilizzate per commettere illeciti amministrativi anche in caso di pagamento in misura ridotta della sanzione pecuniaria. L’intervento del Governo in materia di sicurezza pubblica è stato completato e rafforzato da un disegno di legge, approvato su proposta del Ministro Maroni, che, fra l’altro: - in materia di potenziamento dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata: consente alla Magistratura ed alle Forze di polizia l’immediato utilizzo delle autovetture sequestrate dall’autorità giudiziaria; - in materia di sicurezza urbana: prevede la possibilità di applicare le misure di prevenzione (per esempio il foglio di via) anche a chi esercita la prostituzione violando le ordinanze dei sindaci; - in materia di immigrazione: prevede una delega al Governo per ridefinire le procedure di rinnovo del permesso di soggiorno, attraverso l’affidamento della competenza agli enti locali, in un’ottica di semplificazione e di ottimizzazione delle risorse; introduce l’espulsione del cittadino comunitario per motivi di ordine pubblico se questi permane sul territorio in violazione delle prescrizioni previste dalla direttiva europea sulla libera circolazione dei cittadini comunitari; - in materia di carta d’identità elettronica: ponendo fine alla fase di sperimentazione, durata circa 10 anni, disciplina la nuova carta quale documento di identificazione e di sicurezza di tutti i cittadini sin dalla nascita, coerente con gli standard internazionali; - in materia di accesso alla rete Wi.Fi: prevede il superamento delle restrizioni al libero accesso alla rete contenute nel cosiddetto “decreto Pisanu”, mantenendo tuttavia adeguati standard di sicurezza. E’ stato altresì avviato l’esame di un provvedimento urgente, relativo alla riorganizzazione del sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Campania, che disporrà la soppressione di alcuni siti già previsti dalla normativa vigente e la realizzazione di strutture destinate al conferimento di rifiuti, nonché procedure acceleratorie per la realizzazione dei termovalorizzatori di Salerno e di Napoli. Il Sottosegretario Guido Bertolaso ha informato il Consiglio in merito alla grave situazione che la protezione civile ha dovuto affrontare dal 31 ottobre al 3 novembre scorsi in alcune Regioni a causa della violentissima perturbazione atmosferica che ha provocato numerose vittime e gravi danni ambientali in vaste aree del Paese. Il Sottosegretario ha esposto l’attività svolta sin dalle prime ore dell’emergenza dal Sistema nazionale di Protezione civile per fronteggiare le numerose aree di crisi, che ha consentito di assistere in tempo reale la popolazione colpita.. In particolare, Bertolaso ha ricordato il massiccio impiego dei Vigili del fuoco, del Genio militare e delle altre Forze armate, nonché delle Forze dell’ordine, dei volontari e delle colonne mobili regionali (per un totale di circa 10 mila unità), confluite in particolare nelle province di Verona, Vicenza e Padova, dove sono tuttora in corso le operazioni di ripristino delle condizioni di normalità. Il Consiglio dei Ministri ha pertanto deliberato lo stato d’emergenza per le Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Calabria, nonchè per le Province di Lucca e Massa-Carrara, oltre ad un primo stanziamento per le iniziative di massima urgenza di 20 milioni di euro. Con ordinanza del Presidente del Consiglio, già in fase di elaborazione, saranno nominati i Commissari responsabili della gestione delle risorse e definiti gli interventi e le agevolazioni per rimuovere i disagi della popolazione interessata. Il Presidente Berlusconi ha ringraziato Bertolaso per l’opera svolta, con la consueta efficacia e tempestività, in queste ultime drammatiche circostanze, esprimendo allo stesso l’apprezzamento, la stima e la riconoscenza del Governo nel momento in cui, andando in pensione, lascia la Protezione civile, alla quale si è dedicato per tanti anni con competenza, con passione e con esemplare spirito di dedizione, facendo della Protezione civle italiana un modello ammirato in Europa. Il Consiglio, all’unanimità, si è associato al ringraziamento del Presidente Berlusconi e ha tributato al dottor Bertolaso un caldo e prolungato applauso. Il Ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, ha illustrato la Strategia per l’Unione europea 2020, Programma nazionale di riforma, il cui esame era stato avviato dal Consiglio la scorsa settimana. In versione preliminare, come previsto dalle decisioni del Consiglio europeo, verrà inviato alle Camere, che potranno esprimere la propria opinione, nonchè alla Commissione europea entro il 12 novembre. La Commissione europea esprimerà le proprie valutazioni sul documento nel corso del mese di dicembre. La versione definitiva del documento verrà presentata all’Unione europea nel mese di aprile del 2011 insieme al Programma di stabilità, nel quadro del nuovo ciclo di programmazione del “Semestre europeo”. Il testo è stato redatto dalla Segreteria del Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei-CIACE, del Dipartimento delle politiche comunitarie. Il Sottosegretario Carlo Giovanardi (appositamente invitato) ha illustrato le linee direttrici dello svolgimento della Conferenza nazionale della famiglia, che avrà luogo a Milano dall’8 al 10 novembre prossimi. Il Ministro per le riforme per il federalismo, Umberto Bossi, ha riferito al Consiglio, che ne ha preso atto, circa i motivi per cui non è stata raggiunta l’intesa in Conferenza unificata sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale; pertanto, a norma di quanto previsto dalla legge di delega sul federalismo fiscale, verrà trasmessa al Parlamento la Relazione che ne illustra i motivi. In considerazione della verifica positiva sugli adempimenti e ferma restando la facoltà di recupero, il Consiglio ha autorizzato l’erogazione, a titolo di anticipazione, di fondi in favore delle Regioni Lazio e Campania, ai fini del rientro dai deficit sanitari. Il Presidente Berlusconi ha comunicato al Consiglio che invierà al Parlamento, ai fini dell’acquisizione del parere vincolante delle Commissioni, la proposta di nomina del Presidente e dei componenti dell’Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare. Il Consiglio ha collegialmente concordato sulla proposta del professor Umberto VERONESI quale Presidente dell’Agenzia, nonché dei professori Maurizio CUMO e Marco Enrico RICOTTI, quali componenti designati dal Ministro dello sviluppo economico, e del consigliere Michele CORRADINO e del dottor Stefano DAMBRUOSO, quali componenti designati dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il Consiglio ha poi deliberato, su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, la nomina del signor Tiziano ZIGIOTTO a Presidente dell’Istituto nazionale di economia agraria–INEA, nonché del professor Mario COLOMBO a Presidente dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione- INRAN. Il Consiglio ha altresì esaminato talune leggi regionali, ai sensi dell’art. 127 della Costituzione. La seduta ha avuto termine alle ore 12,10.

Fonte: Presidenza del Consiglio

"La famiglia è una straordinaria risorsa per l'intera collettività". Il messaggio di Napolitano alla Seconda Conferenza sulla Famiglia

"La famiglia è una straordinaria risorsa per l'intera collettività, è fondamento insostituibile per lo sviluppo e il progresso di una società aperta e solidale". Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato in occasione della Seconda Conferenza Nazionale 'Famiglia: storia e futuro di tutti', organizzata a Milano dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
"Sostenere e salvaguardare il miglior svolgimento delle sue funzioni - ha aggiunto il Presidente Napolitano - costituisce una doverosa attuazione dei principi sanciti al riguardo dalla Carta costituzionale. La complessità dei temi all'esame della Conferenza richiama tutti i soggetti istituzionali all'esigenza di affrontare con determinazione e lungimiranza i problemi principali che ostacolano il formarsi delle famiglie: la precarietà e l'instabilità dell'occupazione, la difficoltà di accesso ai servizi e sostegni pubblici e la loro disomogenea distribuzione sul territorio nazionale".
"Un'assistenza particolare - ha concluso il messaggio il Capo dello Stato - deve essere inoltre prestata a quei nuclei familiari che, anche a causa delle ulteriori difficoltà provocate dalla crisi economica, che si aggiungono ad antichi squilibri, sono più esposti al disagio e all'esclusione sociale. Confidando che da questa importante assise possano emergere proposte costruttive e deliberazioni impegnative a tal fine, invio i più cordiali auguri di fruttuoso lavoro a tutti i partecipanti alla conferenza da lei promossa".
Fonte: Presidenza della Repubblica

venerdì 22 ottobre 2010

Incentivi: il Ministro Romani ha firmato un decreto con cui sono riassegnati 110 milioni di euro

Roma, 21 ottobre 2010 – Le risorse residue del piano governativo di incentivi, varato in aprile per sostenere i consumi nei settori previsti, sono state rimesse in circolo liberando così circa 110 milioni di euro. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, infatti, ha firmato il decreto con cui sono riassegnati i fondi ancora disponibili per il sostegno della domanda finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, eco compatibilità e di miglioramento della sicurezza sul lavoro. La rimodulazione è stata fatta sulla base delle informazioni sullo stato delle prenotazioni
dei contributi per i 10 settori incentivati fornito da Poste Italiane Spa, che gestisce le procedure amministrative, il call center e il sistema informatico dell’operazione.
Contestualmente è stata anche avviata la procedura di pagamento dei contributi spettanti ai rivenditori. Il Ministro Romani ha sottolineato che «la misura di sostegno ai consumi si è
dimostrata un successo: ben quattro dei dieci settori economici interessati agli incentivi hanno esaurito le risorse originariamente loro destinate già a poche settimane dall’avvio del provvedimento». In particolare, ha precisato il Ministro dello Sviluppo Economico, «ad oggi risultano concessi oltre 925.000 contributi, per un totale di 189 milioni di euro di risorse erogate, sui 300 milioni di euro originariamente messi a disposizione. Con questa rimodulazione intendiamo consentire da parte dei consumatori il pieno ed ottimale utilizzo delle risorse residue,
in questo momento pari a 110 milioni di euro, e di massimizzare i risultati che il Governo si era posto con il Decreto (L. 40 del 25 marzo scorso) a favore del sistema delle imprese, ossia il sostegno della domanda di mercato per la ripresa economica, di cui fortemente tuttora si avverte l’esigenza in un contesto di perdurante stagnazione» ha concluso Romani.
A tal fine, è stato deciso di effettuare un’unica variazione compensativa tra tutti i settori che consentirà di far confluire tutte le risorse ancora non prenotate in una disponibilità comune ai settori stessi. Il fondo unico così costituito sarà reso disponibile per le prenotazioni dei rivenditori e consumatori a partire dal 3 novembre prossimo.
Fino a tale data, i settori incentivati che ancora presentano una disponibilità di risorse rispetto alla dotazione iniziale, potranno continuare a prenotare i contributi secondo le modalità già in vigore. Il nuovo decreto conferma sia i requisiti e le modalità di erogazione dei contributi
relative a ciascuno dei settori incentivati, come dettagliate dal decreto del 26 marzo 2010 [art. 2, comma 1, lettere da a) a s) ed art. 3], che le modalità e le ragioni di eventuale revoca dei contributi in quella sede indicate [art. 5]. In un momento di difficile congiuntura economica, la misura governativa ha dato un forte sostegno ad importanti settori del nostro Made in Italy.
In particolare, c’è stato il sostegno statale a favore di settori a forte presenza di imprese italiane, come la nautica, che ha permesso l’acquisto di 155 stampi industriali per scafi da diporto, per quasi 20 milioni di euro, e di oltre 1.300 motori fuoribordo. Come pure il sussidio alla produzione di macchine agricole e per il movimento terra che, seppur con numeri inferiori in termini di contributi erogati (quasi 4.300), hanno visto il veloce esaurirsi delle risorse loro destinate. Anche nel settore degli elettrodomestici ad alta efficienza energetica, gli incentivi hanno dato
uno stimolo alla domanda: con il sostegno pubblico di oltre 35 milioni di euro sono state acquistate a condizioni agevolate, oltre 50 mila cucine a gas, quasi 90 mila forni elettrici, oltre 176 mila lavastoviglie, più di 105 mila piani di cottura. Cui si sono aggiunte oltre 78.200 cucine componibili, con uno specifico contributo statale di più di 54 milioni di euro.
Con lo sblocco della disponibilità di cassa delle risorse da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, il Ministero dello Sviluppo Economico, tramite Poste italiane SpA, ha contestualmente dato il via alla procedura di saldo dei contributi spettanti a rivenditori (e agli acquirenti per i soli immobili ad alta efficienza energetica), in relazione alle pratiche di incentivo inviate nei mesi di operatività della misura.
A questo proposito sono oltre 755.000 le pratiche già controllate nella loro correttezza formale, per un totale di oltre 128 milioni di euro di contributi di cui a breve verrà avviato il pagamento. Le restanti 172.000 richieste di incentivo fino ad oggi presentate risultano ancora da perfezionare e/o validare nella loro parte documentale, per un importo totale di 61 milioni di euro di contributi prenotati. Per consentire a Poste Italiane i necessari adeguamenti alla nuova modalità di gestione della misura, nonché per testare le funzionalità del nuovo sistema unico di
prenotazione degli incentivi, martedì 2 novembre il sito web dedicato http://incentivi2010.sviluppoeconomico.gov.it non sarà operativo per le fasi di autenticazione e prenotazione di nuovi incentivi, ma solo per le attività di consultazione ed informazione a rivenditori e consumatori.

Fonte: Ministero dello Sviluppo economico

Marco Aurelio: un appello per liberare la colonna dalla recinzione dell'On.Luca Bellotti (PdL)

Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
l'interrogante da quando ricopre la carica di deputato è solito, come molti colleghi, passare a piedi nel tratto di strada che va da via del Corso a piazza Montecitorio passando attraverso piazza Colonna;
in questo breve tragitto, tra le bellezze che è possibile ammirare, vi è la Colonna di Marco Aurelio;
il monumento, eretto tra il 176 e il 192 per celebrare, forse dopo la sua morte, le vittorie dell'imperatore romano Marco Aurelio (161-180) ottenute su Germani e Sarmati stanziati a nord del medio corso del Danubio durante le Guerre marcomanniche;
assieme alla Colonna Traiana è certamente un meraviglioso esempio di colonna coclide e un capolavoro dell'arte romana;
ammirando la Colonna non si può, tuttavia, ignorare la orribile recinzione che protegge la colonna e, al suo interno, una sorta di baracca di lamiera la cui funzione resta attualmente sconosciuta;
constatando che da 9 anni la situazione resta la medesima, rilevando che non vi sono lavori di restauro che giustifichino la presenza del capanno, è lecito chiedersi quale sia lo scopo dello stesso -:
quali iniziative intenda assumere per assicurare l'immediata rimozione della recinzione e del capanno che deturpano l'importante monumento.

Vaccino antiinfluenzale: falsi allarmismi e disinformazione circondano l'avvio della campagna del Sen. Elio Lannutti (IdV)

Al Ministro della salute - Premesso che:
è di questi giorni la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2010-2011;
nei telegiornali e nei programmi televisivi si intervistano presunti esperti o anche semplici farmacisti che invitano i consumatori a vaccinarsi e pubblicizzano la presenza dei vaccini nelle farmacie;
a giudizio dell'interrogante si tratta di una campagna martellante, condita con inutili allarmismi, che finisce per portare vantaggi e profitti solo alla case farmaceutiche;
il Codacons, che sullo spreco di soldi pubblici e privati per l'influenza dello scorso anno ha fatto un esposto alla Corte dei conti ed ha iniziato una class action, invita i consumatori a sentire esclusivamente il proprio medico di famiglia, l'unico realmente abilitato a dare consigli sulla reale utilità del vaccino;
considerato che:
la corsa al vaccino da parte delle case farmaceutiche costringe a far produrre vaccini senza neanche attendere gli opportuni rilevamenti sui ceppi influenzali della stagione in corso;
nel 2004 il vaccino si rivelò inefficace perché fu sbagliato il ceppo e moltissimi cittadini finirono comunque per ammalarsi;
le campagne che pubblicizzano e amplificano malattie servono ad ampliare il numero di malati e quindi a far crescere il mercato per quelli che vendono e distribuiscono i trattamenti;
l'anno scorso si era diffusa una psicosi prodotta dalle informazioni, a giudizio dell'interrogante censurabili, fornite alla popolazione sui rischi della possibile epidemia di influenza A/H1N1, denominata "suina", ogni giorno ricordata da tutti i mass media in modo generalmente tendenzioso, precisando arbitrariamente periodo ed entità della futura epidemia, accanto naturalmente alle presenti possibilità terapeutiche, in primis il vaccino;
nonostante l'influenza suina si sia rivelata molto meno pericolosa di quella stagionale a vari livelli è stato diffuso un panico irrazionale al solo scopo di spingere all'acquisto del vaccino contribuendo ad arricchire le casse e ad innalzare alle stelle il valore delle azioni delle grandi case farmaceutiche;
secondo Wolfang Wodarg, il Presidente tedesco della Commissione sanità del Consiglio d'Europa, il caso dell'influenza suina è stato "uno dei più grandi scandali sanitari" del secolo perché "Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziarie per strategie di vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati";
le vaccinazioni, infatti, oltre ad essere in alcuni casi inefficaci, provocano numerosi incidenti che vengono sistematicamente circondati da un muro di omertà, per cui i morti e i malati gravi scompaiono per incanto dai registri medici, e gli effetti secondari meno gravi passano inosservati,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga che il "circo mediatico", sostenuto da televisione e giornali, che terrorizza i cittadini invece di informarli, inducendoli a fare la corsa alla vaccinazione, anche nei casi in cui non è necessaria, persegua l'unica finalità di arricchire le case farmaceutiche;
quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di garantire una corretta e giusta informazione ai cittadini anche alla luce di quanto è accaduto l'anno scorso quando l'influenza A, le cui conseguenze per settimane tennero in allarme milioni di persone, producendo un costo di ben 170 milioni di euro a carico della collettività, in realtà si rivelò di fatto una "falsa pandemia", orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a guadagnare miliardi di euro con la vendita del vaccino.

Internet: minori on line già a 10 anni. L' Italia tra i paesi in cui si è registrato un basso livello di rischio

In Italia l'eta' media del primo accesso a internet e' 10 anni. Il dato, che emerge da Eu Kids Online, una ricerca europea sui rischi e le opportunita' della rete, pone il nostro Paese tutto sommato in linea con una tendenze europea.
Nel Vecchio Continente, infatti, i ragazzi cominciano a usare la rete sempre prima: l'eta' media in cui si inizia a andare online e' 7 anni in Svezia e 8 negli altri paesi nordici. In tutti i paesi europei, un terzo dei bambini di 9 e 10 anni e piu' dei due terzi dei quindici - sedicenni usano internet quotidianamente.
Uno strumento che in certi casi puo' anche diventare un rischio: lo studio mette infatti in luce che oltre il 12% dei ragazzi si dicono turbati o infastiditi da contenuti visti in internet.
A suscitare maggiore disagio sono contenuti come la pornografia, il bullismo, messaggi a sfondo sessuale e user generated content offensivi. Difficilmente pero' simili esperienze sono oggetto di discussione e condivisione con i genitori. Dalla ricerca emerge infatti come la maggioranza dei genitori di bambini che hanno sperimentato situazioni pericolose in rete sia del tutto inconsapevole di quanto accaduto ai propri figli. Per esempio, piu' della meta' dei genitori di bambini vittime di bullismo online esclude che i propri ragazzi abbiano vissuto esperienze di questo tipo.
L'indagine rivela anche come siano i bambini piu' piccoli quelli maggiormente vulnerabili ai pericoli della rete.
Repubblica Ceca, Estonia, Lituania e Svezia sono i paesi che registrano un piu' alto tasso di incidenza dei rischi online.
Italia, Portogallo e Turchia, invece, quelli dove la percentuale di bambini che si sono imbattuti in pericoli online e' tra le piu' basse d'Europa.
Fonte: Asca

Convocato il CdM per stamattina alle 9,30. All'odg la relazione del Ministro Galan sulle quote latte, la sanità penitenziaria, acquisizione e detenzio

Il Consiglio dei Ministri è convocato venerdì 22 ottobre 2010 alle ore 9,30 a Palazzo Chigi per l’esame del seguente ordine del giorno:
N. 2 DECRETI LEGISLATIVI (PRESIDENZA – RAPPORTI CON LE REGIONI) recanti norme di attuazione dello Statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige concernenti:
- assistenza sanitaria ai detenuti e agli internati negli istituti penitenziari;
- modifiche ed integrazioni al DLG n. 592 del 1993, in materia di tutela delle popolazioni ladina, mochena e cimbra della provincia di Trento;
N. 2 DECRETI LEGISLATIVI (PRESIDENZA – RAPPORTI CON LE REGIONI) recanti norme di attuazione dello Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia concernenti:
- sanità penitenziaria;
- trasferimento di beni immobili e di impianti;
- DISEGNO DI LEGGE: Norme generali sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo dell’Unione europea e sulle procedure per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea (POLITICHE EUROPEE) ;
N. 4 DECRETI LEGISLATIVI (POLITICHE EUROPEE – MINISTERI DI SETTORE) recanti attuazione delle seguenti direttive:
- 2008/51/CE: controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi;
- 2008/63/CE: concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni;
- 2008/71/CE: identificazione e registrazione dei suini;
- 2009/111/CE: enti creditizi collegati ad organismi centrali – ESAME PRELIMINARE;
- DECRETO LEGISLATIVO: Modifiche ed integrazioni al DLG n. 141 del 2010, recante attuazione della direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonché modifiche del Titolo IV del T.U. bancario (DLG n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi (POLITICHE EUROPEE - ECONOMIA E FINANZE) - ESAME PRELIMINARE.
- DISEGNO DI LEGGE: Ratifica ed esecuzione del Protocollo che modifica il Protocollo sulle disposizioni transitorie allegato ai Trattati sull’Unione europea, sul suo funzionamento e istitutivo della Comunità europea dell’energia atomica. Delega al Governo per l’adozione di ulteriori disposizioni attuative al fine dell’assegnazione del seggio supplementare del Parlamento europeo (AFFARI ESTERI);
N. 3 REGOLAMENTI PRESIDENZIALI recanti riordino dei seguenti enti:
- Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE);
- Istituto agronomico per l’Oltremare (AFFARI ESTERI);
- Accademia nazionale dei Lincei (BENI CULTURALI);
- DISEGNO DI LEGGE: Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (AMBIENTE);
- DECRETO PRESIDENZIALE: Regolamento recante criteri e modalità di riconoscimento a favore delle fondazioni lirico-sinfoniche di forme organizzative speciali (BENI CULTURALI) - ESAME PRELIMINARE;
- RELAZIONE del Ministro Galan sui problemi relativi al regime delle quote latte;
- LEGGI REGIONALI.

Fonte: Presidenza del Consiglio

giovedì 21 ottobre 2010

Congedi di maternità: l'europarlamento li prolunga fino a 20 settimane

Minimo venti settimane retribuite al 100% contro le 14 attuali per le neomamme, e due per i neopapa', novita' assoluta. E' il risultato del voto del Parlamento europeo sulle modifiche alla legislazione Ue sui congedi parentali avvenuto oggi a Strasburgo. Con 390 voti a favore, 192 contrari e 59 astensioni, e' passata la relazione dell'eurodeputata socialista portoghese Edite Estrela, che va addirittura oltre le proposte di modifica richieste dalla Commissione Ue, che fissava a 18 le settimane di congedo di maternita' minimo, di cui solo 6 retribuite al 100%.

Fonte: Adnkronos

martedì 19 ottobre 2010

Animali: fonte di gettito. I possessori penalizzati dal fisco dell'On. Gianni Mancuso (PdL)

Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il Fisco continua a considerare gli animali una fonte di gettito e a penalizzarne il possesso. Infatti, fa rientrare il possesso di un cavallo da corsa e da equitazione fra gli elementi denotanti una capacità contributiva superiore a quella espressa dai redditi dichiarati. Questo vale, indifferentemente, per i cavalli mantenuti in proprio e per quelli in pensione, per quelli bisognosi di cure e sotto osservazione sanitaria, e senza tenere in nessuna considerazione la differenza fra il cavallo da reddito e il cavallo che svolge una funzione socialmente rilevante quando è d'affezione o da riabilitazione (ippoterapia);
in base al redditometro 2007-2008, il fisco può verificare la coerenza tra il reddito dichiarato e le «presunte» spese di mantenimento del cavallo. Si ha notizia di accertamenti in questo senso, in Piemonte, dove gli allevatori temono ripercussioni sul comparto allevatoriale equino e più in generale su quello nazionale. I proprietari e gli allevatori mantengono i cavalli con redditi assolutamente inferiori a quelli richiesti, contribuendo però al sostegno e allo sviluppo del settore, soprattutto per lo sviluppo delle razze equine autoctone e locali e di tutto l'indotto;
i medici veterinari della Società italiana veterinari per equini fanno notare che considerare il cavallo un indicatore di reddito disincentiva il possesso del cavallo, contrasta con la tutela sanitaria dell'animale, rischia di incoraggiare l'abbattimento e depotenzia gli sforzi dell'Europa e dell'Italia per la creazione di una anagrafe equina basata sull'identificazione certa del cavallo;
durante gli accertamenti, è richiesto di dichiarare quanti cavalli da corsa e da equitazione fossero mantenuti nel biennio 2007/2008, verificando quanto dichiarato dal proprietario con quanto riportato nell'anagrafe nazionale equina, dato ad oggi in possesso dell'Agenzia delle entrate;
individuare come soggetti di accertamento i proprietari che hanno regolarmente identificato il proprio animale rappresenta, ad avviso dell'interrogante, un criterio iniquo che paradossalmente favorisce i proprietari in violazione con l'obbligo di identificazione e registrazione nell'anagrafe nazionale equina -:
se non intendano assumere iniziative, anche normative, per un azzeramento dei criteri fiscali che sottendono all'attuale redditometro, correggendo l'anacronistica visione secondo cui il possesso responsabile del cavallo è un indicatore di ricchezza, e se non intendano, alla luce delle distorsioni evidenziate in premessa, eliminare il cavallo dagli indicatori del nuovo redditometro, allo studio dell'Agenzia delle entrate.

Unire: ennesimo commissariamento e prospettive di soppressione dell'On. Marco Carra ed altri (Pd)

Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
l'Unione nazionale incremento razze equine (UNIRE) è interessata ormai da tempo da una grave crisi finanziaria ed organizzativa che ha portato al suo ennesimo commissariamento il 23 giugno 2010;
l'attuale situazione di disavanzo si viene aggravando di giorno in giorno e, ad oggi, si attesta intorno ai 200 milioni di euro;
non sono stati approvati i bilanci 2008 e 2009 mentre quello relativo all'esercizio in corso è soggetto alla firma del nuovo commissario;
il settore risente ormai da tempo di una carenza di direzione tecnica ed amministrativa sempre più grave provocata dall'inadeguatezza dell'UNIRE;
l'andamento delle scommesse ippiche registra una prevedibile ed inarrestabile flessione. Circostanza, questa, che accresce il disavanzo dell'UNIRE;
appare opportuna una riforma dell'attuale sistema delle scommesse ippiche al fine di un loro rilancio nell'ambito del complessivo comparto dei giochi e della gestione dell'AAMS (azienda autonoma monopoli di Stato);
il Governo, in data 29 luglio 2010, ha accolto favorevolmente l'ordine del giorno 9/3638/326 (a prima firma dell'onorevole Enzo Carra) attraverso il quale si impegnava il Governo a valutare l'opportunità di sopprimere l'UNIRE facendo subentrare il Ministero interrogato nei relativi compiti ed attribuzioni ed il Ministero dell'economia e delle finanze e l'AAMS nei relativi compiti ed attribuzioni -:
se il Ministro interrogato, alla luce dell'ordine del giorno approvato, intenda dar corso all'impegno assunto prevedendo la soppressione dell'UNIRE.

Car-pooling: a quando un'iniziativa legislativa a sostegno? Dell'On. Marco Zacchera (Pdl)

Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in Italia non esiste ancora una normativa tesa ad incentivare il car-pooling, ovvero ad un uso collettivo delle auto private che potrebbe portare a una riduzione del traffico soprattutto nelle e verso le grandi città con conseguenze positive per l'ambiente, la riduzione delle emissioni in atmosfera e sullo stesso intasamento del traffico veicolare -:
quali iniziative intendano intraprendere i Ministeri interrogati - ciascuno per la propria competenza - per potenziare il ricorso al car-pooling nel nostro Paese.

Aeroporto Italia: 5 miliardi di investimenti entro il 2020. La dichiarazione del Presidente del Consiglio

“L’aggiudicazione del masterplan strategico di “Aeroporto Italia” alla società inglese Scott Wilson conferma gli impegni che il Governo ha assunto un anno fa a Villa Madama con il piano di sviluppo unitario degli aeroporti di Roma e di Milano.

Operando insieme e di intesa con il Governo, Sea Aeroporti di Milano e ADR Aeroporti di Roma sono impegnate ad effettuare 5 miliardi di investimenti entro il 2020, in tempo utile per l’Expo 2015 di Milano, e 14 miliardi entro il 2040. L’obiettivo è di raggiungere 60 milioni di passeggeri nel 2020 e oltre cento milioni nel 2024, con un ritorno occupazionale di 2500 unità per ogni milione di passeggeri in più e un incremento del Pil pari al 4%.

A fronte dell’attuale divario tariffario del 42% a sfavore dell’Italia rispetto all’Europa, il Governo riconosce il problema di semplificare ed equiparare le tariffe italiane a quelle europee, per consentire gli investimenti previsti con la sottoscrizione dei nuovi contratti di programma a partire dal 2011.

L’obiettivo comune – del Governo e degli Aeroporti di Milano e di Roma –di riportare l’Italia tra i leader del settore sia in Europa che nel Mediterraneo, è dunque pienamente confermato”.

Fonte: Presidenza del Consiglio

Lingua dei segni: l' Italia aspetta il riconoscimento. La Bolivia lo ha già ottenuto dell'On. Antonio de Poli (UdC)

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
in Italia, incomprensibilmente ed a differenza di molti Paesi (per ultimo si ricorda la Bolivia, il quale, nel novembre del 2009, con decreto governativo ha imposto ai canali di televisione la traduzione obbligatoria nella lingua dei segni e previsto anche l'inserimento della lingua dei segni nel sistema educativo) non esiste un riconoscimento ufficiale della lingua dei segni, nonostante negli anni siano state presentate tante proposte di legge da Governo, maggioranza e opposizione;
con la legge 3 marzo 2009, n. 18, è stata ratificata la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il cui articolo 21 rubricato «libertà di espressione e opinione e accesso all'informazione» afferma testualmente quanto segue: «Gli Stati Parti adottano tutte le misure adeguate a garantire che le persone con disabilità possano esercitare il diritto alla libertà di espressione e di opinione, ivi compresa la libertà di richiedere, ricevere e comunicare informazioni e idee su base di uguaglianza con gli altri e attraverso ogni mezzo di comunicazione di loro scelta ...[omissis]... provvedendo in particolare a: ...[omissis]... lettera e) riconoscere e promuovere l'uso della lingua dei segni»;
è stata indetta una mobilitazione nazionale per il prossimo 14 ottobre 2010 in tutta Italia con presidi dell'Ente nazionale sordi che saranno effettuati, tra l'altro, davanti alle locali prefetture;
da tempo ormai è in atto un dibattito, anche in sede parlamentare, sull'esigenza di un formale riconoscimento della lingua dei segni italiana che rappresenterebbe altresì un segno di rispetto per i diritti umani linguistici delle persone sorde, spesso relegate, loro malgrado, ai margini della società civile -:
se i Ministri interrogati non intendano sostenere ogni iniziativa volta a promuovere la lingua dei segni, lingua che rappresenta un fondamentale diritto individuale ed assoluto per i sordi nel rispetto dell'uguaglianza e della solidarietà sociale.

Autovelox a sorpresa: una mole di ricorsi gravano sul sistema giudiziario dell'On. Rocco Girlanda (Pdl)

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
già nello scorso mese di settembre molte amministrazioni comunali hanno provveduto all'installazione dei cosiddetti autovelox «a sorpresa», o «speed check»;
sono state comminate delle contravvenzioni per eccesso di velocità in seguito alle rilevazioni di questi apparecchi, già inviate ai cittadini;
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha definito tali apparecchi non «inquadrabili in alcuna delle categorie previste dal nuovo codice della strada», non risultando quindi il relativo impiego per fini sanzionatori «coerente con la circolare del Ministero dell'Interno»" -.
quale sia il numero delle contravvenzioni comminate dagli apparecchi e inviate ai cittadini;
se il Ministero intenda assumere iniziative nei riguardi delle amministrazioni che hanno installato questi apparecchi per la loro rimozione;
quali siano le possibilità per i cittadini che hanno ricevuto una contravvenzione di vedere annullate le sanzioni economiche a loro carico, nonché l'eventuale restituzione di punti sulla patente;
quale sia la stima delle ricadute della mole dei ricorsi in termini economici e lavorativi sul sistema giudiziario preposto alla gestione di queste operazioni.

Il futuro dei porti turistici alla luce della nuova legislazione: il tema della V Conferenza sul turismo

Quale sarà il ruolo dei porti turistici nel tentativo di nuova classificazione nazionale di imprese turistiche avviato dal ministro del turismo Brambilla con l’approvazione già concessa dal consiglio dei ministri al neonato testo unico del turismo che dovrà ora passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e delle commissioni parlamentari competenti?
A Cernobbio, nell’ambito della V conferenza nazionale sul Turismo, ferve il dibattito tra istituzioni e associazioni di categoria , tra le quali è presente Assomarinas associata a Confindustria e Federturismo, per stabilire la sostenibilità , l’opportunità e la legittimità di un ennesimo tentativo di riappropriazione centralistica della “governance” del comparto , proprio nel momento in cui le Regioni hanno maggiormente intensificato, per competenza costituzionale, il proprio sforzo legislativo in materia di turismo, con la creazione di numerose nuove categorie di impresa turistica quali ad esempio la figura del “marina resort” di recente introdotta dalla Regione Friuli.
“Se da una lato il ministro ha responsabilmente accolto gli inviti di buona parte del mondo imprenditoriale a svolgere un ruolo di coordinamento delle funzioni legislative in materia di turismo, cercando di stabilire attraverso il Codice del Turismo una comune linea guida di riferimento- dichiara il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – dall’altro riteniamo che allo stato attuale l’ampliamento del numero delle figure di impresa turistica che il ministero cerca di proporre non ricomprenda adeguatamente il ruolo e la funzione delle imprese portuali turistiche , oggi già considerate da alcune regioni alla stregua di imprese turistico ricettive; né è stata colta l’occasione per definire, a livello unitario, le garanzie per gli investitori nell’ambito delle aree demaniali marittime di interesse turistico-ricreativo”.
In questo contesto Assomarinas si allinea alle critiche costruttive del rappresentante per il Turismo del coordinamento delle Regioni assessore Di Dalmazio il quale, se da un lato ha condiviso il tentativo di armonizzazione legislativa sul Turismo proposto dalla Brambilla, ha altresì messo in guardia il ministro sugli effetti di decisioni unilaterali che potrebbero causare appesantimento anziché snellimento dei tempi delle scelte amministrative per rilanciare il turismo. L’assessore ha inoltre ribadito come “prioritario rispetto al Codice sul Turismo sia invece il dover arrivare ad una norma quadro che dia certezze credibili a quanti operano sul demanio sia nell’interesse degli enti locali che degli imprenditori”.
Il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio rileva quindi che il pur lodevole tentativo del ministro risulta alla fin fine compresso tra le nuove competenze regionali in materia di classificazione e regolamentazione turistica e lo sforzo di elaborazione legislativa dei principi fondamentali della materia che la nuova Europa riconfigurata dal Trattato di Lisbona sta già avviando con proprie direttive, che inevitabilmente andranno a interessare anche l’economia costiera, la portualità turistica e il turismo nautico. Tipologia di turismo questa ultima che, a Cernobbio, nell’affresco governativo illustrato dal ministro Brambilla, non ha avuto adeguato risalto.
Fonte: Assomarinas

Formazione e ricerca: elementi strategici per lo sviluppo dell'Italia e dell'Europa. L'intervento di Napolitano alla Normale di Pisa

"Il ruolo strategico della ricerca e della formazione per lo sviluppo futuro dell'Italia e dell'Europa, per uno sviluppo coerente con il patrimonio di civiltà che esse rappresentano e capace di reggere alle sfide di un mondo in via di radicale mutamento, non può essere a lungo negato e contraddetto". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Pisa nel corso del suo intervento alla cerimonia di celebrazione del bicentenario di fondazione della Scuola Normale Superiore.
"La consapevolezza di quel ruolo - ha proseguito il Presidente Napolitano - non è separabile dalla più ampia disponibilità e partecipazione al cambiamento necessario cui non possono contrapporsi né interessi particolari né vecchi schemi e tabù".

"Il riconoscimento della priorità e della valenza strategica della ricerca e della formazione - ha aggiunto il Capo dello Stato - deve riflettersi sia nella scala delle elaborazioni e delle scelte di riform, sia nella scala degli investimenti di risorse pubbliche".

Il Capo dello Stato, rivolgendosi agli allievi, ha sottolineato che "nessuno può fingere di ignorare le difficili condizioni in cui versa il sistema" e ha aggiunto di condividere "la forte preoccupazione di studenti e docenti", contando sul loro "sentimento di responsabilità al di là di ogni momento di comprensibile frustrazione".

"Per quel che mi riguarda - ha aggiunto - senza interferire nelle discussione e nelle decisioni che hanno luogo in sede di governo e parlamentari, sento di dover raffermare, e non cesserò di farlo, il rilievo prioritario che va attribuito, non solo a parole ma nei fatti, alla ricerca e all'alta formazione e dunque all'università".

Fonte: Presidenza della Repubblica

Ecosistema Urbano 2010: sul podio Belluno, Verbania e Parma. Peggiorano tutti i grandi centri urbani tranne Torino

E’ di nuovo allarme ambientale nelle grandi città italiane. Con l’unica eccezione di Torino tutti i nostri centri urbani con più di mezzo milione di abitanti vedono peggiorare il loro stato di salute.
Tira veramente una pessima aria a Milano, che peggiora in tutti gli indici della qualità dell’aria e in particolare per le concentrazioni di Ozono (60 giorni di superamento, erano 41 lo scorso anno); Napoli e Palermo soccombono sotto i cumuli di rifiuti abbandonati nelle strade, incapaci di intraprendere un sistema di raccolta differenziata efficace mentre a Roma i cittadini patiscono ogni giorno gli effetti dannosi di una mobilità scriteriata, con centro e periferie invase dalle auto private.

Osservando la classifica delle migliori, sul podio, troviamo Belluno, Verbania e Parma. Poi Trento, Bolzano e Siena, La Spezia, Pordenone, Bologna e, a chiudere la top ten, Livorno. Balza agli occhi l’assoluto predominio del fondo della graduatoria da parte del Mezzogiorno e in particolar modo delle città siciliane. Tra gli ultimi venti comuni solo la ligure Imperia (93ª) rimane a rappresentare il settentrione. Le altre regioni rappresentate nella coda della graduatoria sono Calabria, con 4 città, Campania, Sardegna e Puglia. Le laziali Viterbo (84ª), Frosinone (94ª) e Latina (100ª) e la toscana Pistoia (85ª) compongono la rappresentanza in coda del centro del Paese. Palermo è 101ª, poi c’è la calabrese Crotone (102ª) e ultima è Catania (103ª).

Questo il quadro descritto dalle centinaia di dati della XVII edizione di Ecosistema Urbano, l'annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, presentato oggi a Firenze nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Matteo Renzi, Flavio Tosi e Michele Emiliano, rispettivamente sindaci di Firenze, Verona e Bari, Emanuele Burgin, presidente del Coordinamento delle Agende 21 locali, Roberto Della Seta, della commissione Ambiente del Senato e Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.

Grandi centri in caduta libera dicevamo, eccetto Torino (74ª): Genova, 32ª (era 22ª nella scorsa edizione); Milano, 63ª (ma 46ª lo scorso anno); Roma, 75ª (era 62ª); Napoli, 96ª (era 89ª); Palermo, 101ª (90ª nella scorsa edizione). La flessione è dovuta ad una generale conferma di performance storicamente non esaltanti in alcuni dei settori chiave del rapporto. Come ad esempio la qualità dell’aria, dove Milano peggiora in tutti e tre gli indici, e dove Palermo, Napoli e Roma non brillano. Oppure nel trasporto pubblico dove Palermo arretra con evidenza nei passeggeri trasportati, crollando dai 110 viaggi per abitante all’anno della passata edizione agli attuali 44 appena, e Napoli e Genova peggiorano di poco. O, ancora nella depurazione dove tutte le grandi flettono tranne Torino e Genova che restano stabili. Oppure nella percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata dove Roma resta immobile ad appena il 19,5% e Palermo addirittura scende ad un ridicolo 3,9% (era il 4,3% nella scorsa edizione). Resiste solo Torino, che è 74ª (era 77ª lo scorso anno), proprio perché migliora di poco nelle medie del Pm10 e soprattutto dell’Ozono dove dimezza i giorni di superamento della soglia, scendendo a 36 giorni contro i 74 dello scorso anno, come risale, di poco, anche nei settori del trasporto pubblico, dei consumi idrici e dei rifiuti, sia nella produzione che nella raccolta differenziata, dove arriva al 42%.

Nel complesso, i nuovi numeri dei principali comuni capoluogo di provincia d’Italia ci dicono cherestano al palole isole pedonali, le zone a traffico limitato e il verde, si conferma scarsamente utilizzato il trasporto pubblico, mentre crescono leimmatricolazioni di automobili, molto probabilmente frutto dell’ennesima rottamazione promossa dal Governo. Non si muove quasi la capacità di depurazione delle acque reflue, così come non diminuiscono sostanzialmentele perdite delle reti idriche. Cresce, ed è una delle notizie più liete di questa edizione del rapporto, la raccolta differenziata, così come ladiffusione delle energie rinnovabili. Permane l’emergenza smog anche se le medie del Pm10 si abbassano lievemente, mentre crescono quelle dell’Ozono. Come lo scorso anno si registra una lieve contrazione della produzione di rifiuti e dei consumi di carburante.

“La vera emergenza nelle nostre città – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – è rappresentata spesso dalla scarsa lungimiranza, dalla mancanza di coraggio e di modernità da parte di chi le governa. Perché se è vero che lo Stato investe pochissimo nelle infrastrutture per il trasporto pubblico urbano, questo non può diventare l’alibi per l’immobilismo delle grandi città che oggi invece potrebbero rappresentare il fulcro del cambiamento, approntando da subito interventi sostanziosi quasi a costo zero. Dobbiamo guardare all’Europa. Il road pricing a Londra per esempio, con il pedaggio per le automobili in una vasta area del centro, ha ridotto il traffico del 21%, fatto salire del 6% il numero di passeggeri del trasporto pubblico e portato nelle casse comunali un introito di oltre 150 milioni di euro l’anno da reinvestire nella mobilità sostenibile. Barcellona ha puntato sulla rete su ferro e Parigi ha alleggerito il traffico puntando sul Bike sharing, con decine di migliaia di biciclette a disposizione di cittadini e turisti in tutta la città”.

I movimenti più visibili (in positivo e in negativo) riguardano i capoluoghi più piccoli del Belpaese. Balzano in avanti Oristano (22ª, ma 74ª lo scorso anno), Avellino (29ª, era addirittura 80ª), Sondrio (35ª, era 73ª), Isernia (52ª, era 95ª nella passata edizione) e Pordenone, che scalando 29 posti entra nella top ten (è ottava, era 37ª lo scorso anno). Le palesi rimonte di queste città, così come le altrettanto chiare flessioni di altre, sono dovute al fatto che sono state fornite risposte complete al questionario di Legambiente, ma anche e soprattutto che nei settori più “pesanti” della ricerca si sono evidenziati miglioramenti sostanziali. Come nella qualità dell’aria (Pordenone, Isernia, Sondrio, Oristano) o nella raccolta differenziata dei rifiuti (Pordenone, Oristano, Avellino, Sondrio e Isernia) o, ancora, nei passeggeri trasportati dal trasporto pubblico (Avellino), nella depurazione (Avellino, Oristano e Pordenone) o nei consumi idrici (Oristano, Sondrio, Isernia).

Sorprende quest’anno, in positivo, la presenza tra i primi quaranta capoluoghi di ben 5 città meridionali (erano 4, ma tra i primi 42 lo scorso), due delle quali campane. Ancora più eclatante è il fatto che la conferma di Salerno (19ª, era 34ª nella passata edizione) e la comparsa di Avellino (29ª, 80ª lo scorso anno) avviene principalmente per un impressionante balzo in avanti nei numeri della raccolta differenziata dei rifiuti, messo insieme a performance complessivamente buone. Segno indiscutibile che qualcosa di buono, con fatica, riesce ad emergere tra le tante difficoltà di un pezzo fondamentale del Paese, il Meridione, fatto di piccoli e medi centri urbani che provano a pianificare il futuro cercando di gestire le emergenze del presente.

Le virtuose. In testa alla classifica, Belluno, che era 2ª lo scorso anno e prima due e tre edizioni or sono del rapporto, si conferma vincitrice per un trend complessivamente buono, conquistando un solo primato assoluto nella produzione di rifiuti che scende di poco, e riconfermando i buoni dati relativi alla qualità dell’aria, nella percentuale raccolta differenziata, nel calo nella produzione complessiva di rifiuti, nel numero dei passeggeri trasportati dal trasporto pubblico (dai 77 viaggi per abitante all’anno della passata edizione agli attuali 91). Seconda è Verbania, prima lo scorso anno e quarta due edizioni fa del rapporto. Il capoluogo piemontese conferma sostanzialmente le performance dello scorso anno: tra le prime (con 21 microgrammi al metro cubo) nella media annuale delle polveri sottili, migliora in quelle dell’Ozono. Diminuiscono i consumi idrici, cala ancora lievemente la percentuale di acqua dispersa dalla rete idrica. Scende di poco la produzione dei rifiuti ma rallenta la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato che si attesta al 72%. Crescono i metri quadrati di verde a disposizione dei cittadini. In negativo per Verbania c’è la generale stasi nei numeri riguardanti la mobilità. Terza è Parma che conferma ancora il suo stazionamento tra le prime (era 5ª due anni or sono e ancora 3ª lo scorso anno). La città emiliana fa registrare un generale immobilismo per quel che riguarda la qualità dell’aria con i valori relativi all’NO2 e all’Ozono in lieve peggioramento, e una conferma delle medie dei valori del Pm10 (sempre a 34 microgrammi al metro cubo). Allo stesso modo si confermano sostanzialmente fermi i numeri relativi al trasporto pubblico e agli altri indicatori legati alla mobilità. Ma i passi avanti ci sono, lievi ma costanti: si registra una generale diminuzione sia dei consumi idrici procapite che delle perdite della rete idrica. Migliora anche la situazione legata alla gestione dei rifiuti; crescono ancora i metri equivalenti legati alla circolazione delle bici così come aumentano di poco anche i metri quadrati procapite destinati alle limitazioni del traffico veicolare e al verde pubblico.

Scorrendo la classifica, ecco la vera sorpresa entrata di prepotenza nella nostra top ten: Pordenone. Il capoluogo friulano, arriva all’ottavo posto dalla 37ª posizione dello scorso anno. Il suo prepotente avanzamento è dovuto a miglioramenti significativi in settori chiave di Ecosistema Urbano. Migliora infatti nella qualità dell’aria (in tutti e tre gli inquinanti monitorati); nei rifiuti, diminuendo la produzione complessiva e agganciando il primato assoluto nella percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata con il 76,3% (era appena il 44,4% lo scorso anno). Migliora anche nelle energie rinnovabili (solare Termico e Fotovoltaico e Politiche energetiche). Diminuiscono poi i consumi di carburanti e aumenta lo spazio per le bici (da 14,04 metri equivalenti per abitante dello scorso anno a 15,98). Cresce di poco la capacità di depurazione e calano le perdite di rete (dal 14% dello scorso anno al 10%). Bologna si conferma al nono posto, mentre decima è Livorno, che era dodicesima nella passata edizione e 24ª due anni fa. Livorno migliora in tutti e tre gli indicatori legati all’inquinamento atmosferico; porta al 99% la sua capacità di depurare i reflui (era al 95% nella scorsa edizione); aumenta la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato, ancora lontana da livelli ottimali, ma in crescita (38,2%).

Le recidive. Anche in questa diciassettesima edizione di Ecosistema Urbano di Legambiente le ultimissime sono tutte del Sud, due siciliane e una calabrese. Palermo passa dal novantesimo posto dello scorso anno al terzultimo, scendendo di ben undici posizioni. Nell’aria infatti la città sicula peggiora le medie di No2 e Pm10, mentre migliora un po’ nei giorni di superamento dei limiti per l’Ozono. Migliorano impercettibilmente i consumi idrici ma aumentano le perdite della rete idrica (dal 47% al 49% attuale). Ma soprattutto, Palermo vede crescere la produzione di rifiuti procapite (da 595,5 Kg/ab/anno a 572,3) e scende ancora la già risibile percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato (3,9%). Pesante flessione anche nei passeggeri sul trasporto pubblico (dai 110 viaggi per abitante all’anno nel 2009 agli appena 44 di questa edizione). Praticamente inesistenti piste ciclabili, isole pedonali e ztl, così come immobile ci pare la situazione relativa alla gestione e lo sviluppo delle energie rinnovabili, ed è tra le ultime per metri quadrati di verde urbano destinato ai cittadini. Crescono poi anche i consumi di carburanti nei quali Palermo lo scorso anno eccelleva. Dopo Palermo si conferma la calabrese Crotone, 102ª. Il capoluogo calabro piazza una fila di ND in tutti e tre gli indici legati all’inquinamento atmosferico, ma riesce a diminuire in modo impercettibile i consumi idrici e le perdite della rete idrica. Pesantemente negativo è l’aumento della produzione complessiva di rifiuti ed il calo nella percentuale di raccolta differenziata (da 15,7% della passata edizione all’attuale 13,4%). Maglia nera 2010 è Catania, 103ª. Una grande città, che negli ultimi anni è lentamente peggiorata nelle performance ambientali: era infatti 94ª tre edizioni or sono, 101ª due anni fa e già ultima lo scorso anno. Il quadro complessivo ci dice che Catania ha una qualità dell’aria non ottimale, perdite della rete idrica che arrivano al 50%, alti consumi idrici procapite, una depurazione che copre poco più del 20% dell’utenza, un trasporto pubblico scarsamente utilizzato, sempre più auto in circolazione, una elevata produzione di rifiuti, una percentuale ridicola di rifiuti raccolti in maniera differenziata, pochissimi centimetri di suolo urbano destinati a pedoni, ciclisti e ztl e meno di 5 metri quadri di verde per ogni abitante (sono 4,79 mq/abitante). Unica nota di colore nel grigiume è rappresentata dai metri quadrati di solare termico installati su edifici comunali ogni 1.000 abitanti, indice nel quale Catania anche quest’anno si conferma quinta assoluta con 4,77 metri quadrati installati ogni 1.000 abitanti.

Ufficio Stampa Legambiente

Classifica finale

lunedì 18 ottobre 2010

PARLAMENTO EUROPEO SETTIMANA DAL 18 AL 22 OTTOBRE SESSIONE PLENARIA A STRASBURGO

LUNEDI 18 OTTOBRE

Occupazione-donne

In aula, dibattito congiunto sulle condizioni di lavoro delle donne. L'on.Silvia Costa ha richiesto il tempo di parola. Voto mercoledi

ore 17.00

Emiciclo

PE-Commissione

In aula, dibattito congiunto sull'accordo quadro Parlamento-Commissione. L'on.Guido Milana ha richiesto il tempo di parola. Voto mercoledi

ore 18.00

Emiciclo

Pesca

In aula, dibattito congiunto sulla pesca. Gli onn.Guido Milana e Mario Pirillo hanno richiesto il tempo di parola

ore 19.00

Emiciclo

Sakharov

In commissione sviluppo, voto sulla selezione dei candidati al Premio Sakharov

ore 19.00

sala WIC200

MARTEDI 19 OTTOBRE

Azione esterna

In aula, dibattito congiunto sul Servizio di Azione Esterna. L'on.Roberto Gualtieri è relatore sul bilancio rettificativo. Voto mercoledi

ore 9.00

Emiciclo

Povertà

In aula, dibattito congiunto sulla povertà e sul reddito minimo garantito. L'on.Sergio Cofferati ha richiesto il tempo di parola

ore 10.00

Emiciclo

ONU

In aula, seduta speciale alla presenza del Segretario generale dell'ONU, Ban Ki-Moon

ore 12.00

Emiciclo

Bilancio

In aula, dibattito congiunto sulle questioni di bilancio. L'on.Andrea Cozzolino ha richiesto il tempo di parola

ore 15.00

Emiciclo

Ritardi di pagamento

In aula, discussione sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. L'on.Francesco De Angelis ha richiesto il tempo il tempo di parola

ore 21.00

Emiciclo

MERCOLEDI 20 OTTOBRE

G20

In aula, dibattito congiunto sul vertice del G20 e sul Consiglio europeo del 28 e 29 ottobre

ore 9.00

Emiciclo

Crisi economica

In aula, dibattito sul rapporto a medio termine sulla crisi economica e finanziaria. L'on.Sergio Cofferati ha richiesto il tempo di parola

ore 10.30 ca

Emiciclo

Strumenti finanziari

In aula, dibattito congiunto sugli strumenti finanziari di azione esterna. L'on.Gianluca Susta ha richiesto il tempo di parola

ore 15.00

Emiciclo

Anticorruzione

Incontro-dibattito sul tema "Anticorruzione: quale legge serve all'Italia?", organizzato dall'on.David Sassoli. Partecipano tra gli altri l'on.Rita Borsellino, Antonio Padellaro e Marco Travaglio

ore 15.00

sala N4.3

Aiuti Pakistan

In aula, dibattito sugli aiuti al Pakistan e sulle possibili implicazioni per l'industria europea. L'on.Gianluca Susta ha richiesto il tempo di parola

ore 21.00

Emiciclo

Made in

In aula, discussione sulll'indicazione del paese di origine (made in). L'on.gianluca Susta ha richiesto il tempo di parola

ore 22.00

Emiciclo

ACTA

In aula, discussione sull'accordo commerciale anti contraffazione. L'on.Gianluca Susta ha richiesto il tempo di parola

ore 23.00

Emiciclo

ALTRI EVENTI

Eurogruppo

Bruxelles, riunione dell'Eurogruppo

18 ottobre

Ecofin

Lussemburgo, riunione dell'Ecofin

19 ottobre

Occupazione

Lussemburgo, Consiglio Occupazione e Affari sociali

21 ottobre

UE-Italia

Torino, Salone del Gusto. Presenza della DGAgricoltura, Lingotto Fiera

21-25 ottobre

Ultimo aggiornamento venerdi 15 ottobre, ore 15.30

A cura di Silvia Dragoni